Da località di passaggio dei mulattieri a perla glamour delle Alpi Marittime
Limone Piemonte, è il principale centro abitato della valle Vermenagna: situato a quota di 1.000m s.l.m. nelle Alpi Marittime, a pochi passi dal confine con la Francia, ha una popolazione di circa 1.500 abitanti. La sua storia recente è intimamente connessa con il turismo: fin dai primi anni del Novecento ha sviluppato una vera e propria vocazione all’accoglienza, invernale grazie alla presenza di un comprensorio sciistico di primo piano ma anche estiva grazie alle numerose possibilità escursionistiche dei dintorni.
Oggi, anche grazie agli oculati interventi che il Comune ha effettuato per la riqualificazione urbanistica del centro storico e alla realizzazione di infrastrutture digitali che lo rendono una delle prime località smart dell’intero arco alpino italiano, Limone Piemonte ha consolidato la sua natura di stazione turistica aperta “all-year-round”. Fa parte del circuito Alpine Pearls, formato da diciannove località in cinque Paesi dell’arco alpino che si impegnano a promuovere vacanze ecocompatibili e soluzioni di mobilità innovative a tutela dell’ambiente.
L’origine del nome
Anche se nello stemma comunale campeggia un limone, l’origine del nome non ha nulla a che fare con l’agrume, che nasce e prospera a quote decisamente diverse. L’etimologia è comunque tuttora dibattuta: per alcuni storici deriverebbe da “li mount”, espressione provenzale con cui si definiscono le montagne; secondo altri potrebbe derivare addirittura dal greco antico “leimon” con il significato di luogo ricco di erbe da pascolo.
In ogni caso, lo stemma comunale è in uso dal 1614: proprio in quegli anni fu riprodotto sulla fontana a lato della chiesa di San Pietro in Vincoli, dove è visibile tuttora. In un antico manoscritto è possibile leggere che prima del Seicento lo stemma comunale era “un complesso di tre monti fra cui una torre sormontata da una croce”.
La storia antica di Limone Piemonte
Il territorio dove sorge il paese fu certamente abitato fin dall’epoca romana, ma il toponimo di Limone Piemonte viene citato per la prima volta soltanto nel 1198: nei cento anni successivi passò da essere un comune libero a dominio degli Angioini, per poi entrare a fare parte della Contea di Tenda, piccolo stato indipendente posto tra la Savoia, la Repubblica di Genova e la Contea di Nizza. A partire dal 1581 essa fu annessa al Ducato sabaudo.
L’influenza del valico del Colle di Tenda
Limone Piemonte si è sviluppato lungo una delle principali vie di comunicazione storiche tra il Piemonte, la riviera ligure e la Costa Azzurra: l’antico valico del Monte Cornio, "Montagna delle due Riviere" noto ai giorni nostri come Colle di Tenda, è stato frequentato fin dall’epoca antica come via commerciale, grazie alla relativa semplicità del suo attraversamento.
La frequentazione di questa zona almeno fin dall’epoca romana è testimoniata dai resti di una strada dell’epoca, visibili nei pressi della frazione Limonetto, mentre il primo documento storico che cita il valico è datato al 1178. Era una delle direttrici lungo le quali veniva trasportato il sale, vero e proprio “oro bianco” dell’antichità che ha dato vita, oggi, ad una delle attrazioni turistiche principali della località, la spettacolare “Alta Via del Sale” Limone-Monesi, tracciato sterrato a prevalente vocazione cicloturistica ma percorribile anche da pedoni e veicoli a motore, aperto stagionalmente.
I lavori per il traforo del Colle di Tenda
I lavori per migliorare le condizioni di transito sul Colle di Tenda, rendendolo più sicuro e remunerativo, iniziarono con l’annessione del territorio di Limone Piemonte al Ducato di Savoia: sul finire del Cinquecento, gli ingegneri del duca Carlo Emanuele I iniziarono a lavorare per facilitare il transito delle merci sul colle, studiando un traforo che però non fu realizzato fino alla fine dell’Ottocento.
Nel 1882 fu realizzata la galleria stradale, seguita nel 1900 da quella ferroviaria a servizio della linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza, considerata una delle ferrovie più spettacolari del mondo e che nel 2020 si è aggiudicata il riconoscimento di “Luogo del Cuore” del FAI - Fondo Ambiente Italiano. Della linea ferroviaria colpisce la sua audacia realizzativa: su un percorso complessivo di circa 90km riesce a salire dal livello del mare fino ad oltre 1.000m di quota con soluzioni ingegneristiche tuttora spettacolari, come 33 gallerie, alcune delle quali elicoidali, e 27 ponti.
Il ruolo della ferrovia per lo sviluppo di Limone Piemonte
Il collegamento ferroviario verso Cuneo e Torino, inaugurato nel 1891, rese Limone Piemonte facilmente raggiungibile e meta delle nascenti “villeggiature” estive, grazie al suo clima alpino mite che si giova della vicinanza del mare.
Con l’apertura della galleria ferroviaria e il prolungamento della linea fino a Nizza dal 1928 Limone Piemonte consolidò la sua notorietà anche a livello internazionale e vide l’arrivo di turisti francesi e del Principato di Monaco che ancora oggi frequentano con soddisfazione la località. Sono gli anni in cui inizia a svilupparsi a Limone anche il turismo sportivo invernale, un elemento che ben presto diventerà trainante per l’economia locale. Negli ultimi decenni il traffico ferroviario in calo ha reso incerto il futuro della linea, che ha visto lo svilupparsi di comitati spontanei per la sua salvaguardia.
Oggi, con i collegamenti stradali compromessi ancora per un periodo imprecisato, la ferrovia si può rilanciare come mezzo di collegamento diretto tra la valle Vermenagna e la valle Roya, tra l’Italia e la Francia.
Le fortificazioni militari
Il paese è circondato da una serie di poderosi edifici militari, costruiti sul finire dell’Ottocento dai Savoia per fortificare il confine con la Francia.
Oggi si trovano tutti in territorio francese per via dello spostamento della linea del confine dopo la Seconda guerra mondiale, ma rappresentano una spettacolare meta per escursioni estive, a piedi o in mountain-bike.